Ciao, sono Bob!
Quando mi iscrissi alle Belle Arti sognavo di diventare un pittore.
Crescendo ho trovato nella “settima arte” la mia strada.
E così, dopo un master alla Sapienza, iniziai a lavorare sui set
passando per diverse esperienze televisive.
Il primo contatto col mondo del giornalismo fu casuale ma mi travolse:
regia, fotografia, narrazione, montaggio…praticamente un sogno.
E oggi posso annoverare decine di reportage, in Italia e all’estero.
Ho viaggiato molto e ho catturato momenti e immagini incredibili:
la guerra in Ucraina, il conflitto afghano, i viaggi della speranza verso il sogno americano…e poi Siria, Cecenia, Guatemala, Grecia, Albania, Venezuela.
Molti scenari internazionali hanno offerto materiale per i miei video.
Ma se mi chiedete quale sia la mia passione, il mio Eden,
risponderò sempre e senza esitare:
“Nulla raggiungerà mai i colori del mio Messico, terra incantevole,
ricca di paesaggi mozzafiato e contrasti spaventosi,
grondante di storie da raccontare e avventure da vivere.”
Roberto Di Matteo
Premi
This is the story of a girl born and raised
in an indigenous village where reality and dreams
coexist without ever meeting.
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In medieval Albania, in order to escape patriarchy
or for family motivations, the women could choose to become a man by renouncing to their sexuality forever. These were the "burrnesh". Times have changed today and the burrnesh have almost disappeared. This is the story of Lali, the last burrnesh.
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It might almost seem that the zapatista revolutionaries
have achieved their goal by conquering
their corner of paradise
in one of the most beautiful places in the world.
But the reality is different.
Outside the eleven large strongly militarised caracoles,
there are about 2,000 other indigenous-occupied enclaves
where everyday life takes place in a state of
permanent guerrilla warfare,
fighting for a piece of land or a watercourse
in extreme poverty.
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